In un villaggio ucraino, nel giugno 1941, finisce la scuola e alcuni amici decidono di fare una gita a Kiev. Vengono però attaccati da un aereo tedesco, parte della flotta nazista che sta invadendo l’Unione Sovietica. Quando poi tutto il villaggio è invaso dai nazisti e in parte poi dato alle fiamme, molti si rifugiano tra le vicine colline per fare la resistenza. Un dottore usa brutalmente il sangue dei bambini del villaggio per rifornire i soldati feriti con trasfusioni. Alcuni per averne dato troppo, muoiono. Un medico russo, scoperto ciò, informa i partigiani che preparano un attacco a cavallo per salvare i bambini. Il medico russo accusa quello della Wehrmacht di crudeltà e quindi gli spara.