Autunno del 2000, Antonio Russo, battagliero giornalista di Radio Radicale, è in viaggio verso la Cecenia per fare il suo mestiere: raccontare una guerra fratricida di cui si hanno poche e confuse notizie. Insieme ad un collega italiano, segue una spedizione di partigiani ceceni, dalla Georgia verso il loro territorio, subendo presto un attacco dell'esercito russo. Il 16 ottobre, il corpo di Antonio, sul quale sono stati riscontrati evidenti segni di tortura, viene ritrovato in una strada della periferia di Tiblisi.